domenica 13 gennaio 2013

Cinema e anarchia

«Basterebbe che la bianca palpebra dello schermo potesse riflettere la luce che le è propria per far saltare l'universo» (Luis Bunuel)
Il cinema d'influenza libertaria non vuole intrattenere lo spettatore né tanto meno intende distrarlo, bensì lo vuole “provocare”, sottrarlo alle sue abitudini, togliere la maschera delle ipocrite apparenze, scagliarsi contro il moralismo ipocrita ecc. La filmografia mondiale è ricca sia di opere di registi anarchici o simpatizzanti tali (es.Luis Bunuel, Jean Vigo, Sergio Leone, ecc.), sia di film in cui vengono narrati episodi legati all'anarchismo.


Gli anarchici hanno da sempre compreso le potenzialità del cinema come mezzo propagandistico e di diffusione delle idee: il 28 ottobre 1913, a Parigi, alcuni anarchici francesi fondarono il Cinéma du Peuple (Cinema del Popolo), una cooperativa cinematografica che intendeva diffondere la cultura anarchica e rivoluzionaria.
Nel tempo sono stati prodotti numerosi film e video a carattere documentaristico che raccontano episodi cruciali del movimento anarchico (Spagna del '36, la resistenza antifascista degli anarchici ecc.) e che vengono elencati nel capitolo seguente.

Elenco film (incompleto)

L'Anarchie chez Guignol (1906)

Film di Georges Mdiès, Francia, 40 mm.

Il gabinetto del Dottor Caligari (1920)

Film di Robert Wiene
  • E' un film del cinema espressionistico tedesco ([1]), narrante la storia di un medico che trasforma un sonnambulo in un automa. Si tratta di un'evidente satira dell'autoritarismo che riduce gli uomini in automi.

Il Dottor Mabuse (1922)

Film di Fritz Lang
  • E' anche questo un film dell'espressionismo tedesco, che racconta le vicende di un mondo di violenza, di fuorilegge e di anarchico ripudio delle leggi imposte autoritariamente.

Las Hurdes, o Tierra sin pan (1932)

Film di Luis Bunnuel, Spagna.
  • E' un film documentaristico subito censurato dalla giovane Repubblica Spagnola perché ritenuto eccessivamente critico e quasi disfattista, fu poi rimesso in circolo per un brevissimo periodo nel 1936, all'inizio della Guerra Civile, per usarlo come strumento di propaganda contro il fascismo, quindi, venne proibito durante la dittatura di Franco e pressoché dimenticato per decenni.

Zéro de conduite (1933)

Jean Vigo
Film di Jean Vigo, Francia, direttore della fotografia Boris Kaufman, musiche di Maurice Jaubert, bln, 47 mm.
  • Il film di Jean Vigo, ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento. (Questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale», intitolato Vi dico merda!, firmato dal padre di Jean, l'anarchico Miguel Almereyda, ed indirizzato al governo francese.)
  • I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, ribellandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.

Viva Zapata! (1952)

Film di Elia Kazan, USA, con Marlon Brando e Anthony Quinn, bln, 112 mm.
  • Viva Zapata! è ispirato alla biografia del capo rivoluzionario messicano Emiliano Zapata.
Il tema principale del film è il potere, che riesce a corrompere tutti, anche i capi rivoluzionari, tranne Emiliano Zapata che per questo motivo rimarrà sempre vivo nei cuori dei peones.

Metello (1970)

Film di Mauro Bolognini, Italia, dal romanzo di Vasco Pratolini, con Massimo Ranieri, Lucia Bose, Ottavia Piccolo (palma d'oro a Cannes per la miglior attrice protagonista), col., 111 mm.
  • Rimasto orfano, Metello trova lavoro come muratore nel cantiere di un ex operaio diventato ingegnere che, dimentico delle sue origini, è diventato uno sfruttatore senza scrupoli. Arrestato per essersi scontrato con la forza pubblica, mandata a proibire una manifestazione in seguito alla morte di un muratore anarchico, all'uscita dal carcere trova ad aspettarlo Ersilia, la figlia dell'ingegnere. Nel frattempo a Firenze si è fatto strada l'ideale socialista e Metello, abbandonati gli anarchici, partecipa a una manifestazione per ottenere salari più decorosi.

Sacco e Vanzetti (1970)

Film di Giuliano Montaldo, Italia, con Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla (palma d'oro a Cannes per la migliore interpretazione), e la celebre canzone di Joan Baez, col., 111 mm.
  • Il film è la ricostruzione storica della condanna a morte degli Italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, emigrati negli Stati uniti nel periodo Giolittiano come tanti altri italiani. Il lavoro di Montaldo ricostruisce meticolosamente la vicenda della condanna ed è uno dei pochi esempi di ricostruzione storica unita a Fiction, felicemente integrata, notevoli le riprese all'interno del tribunale i flash temporali, il ritmo incalzante, la musica, la scenografia dell'epoca.

Libera, amore mio (1971)

di Mauro Bolognini, Italia, con Claudia Cardinale, Bruno Cirino, Adolfo Celi, Philippe Leroy, col., 110 mm.

Joe Hill (1971)

Film di Bo Widerberg, Svezia, col., 107 mm.
  • È la storia della trasformazione di Josef Hillström, operaio svedese emigrato a New York nel 1902, in Joe Hill, cantastorie e pioniere della lotta sindacale in USA, ingiustamente condannato a morte per omicidio e rapina a mano armata e giustiziato nel 1915 a 34 anni.

San Michele aveva un gallo (1972)

Film di Paolo e Vittorio Taviani, Italia, dalla novella “Il divino e l'umano” di Lev Tolstoj, con Giulio Brogi, col., 90 mm.
  • Film sulle utopie tratto da un racconto di Lev Tolstoj. Nel 1870 un rivoluzionario cerca di provocare una rivolta popolare che però fallisce. Lui finisce in carcere, in una cella d'isolamento. Qui tenta in ogni modo di tenersi in attività, fisica e intellettuale, convinto che, prima o poi, l'ideale rivoluzionario prevarrà. Vuole insomma essere pronto ai tempi nuovi per quando uscirà di prigione. Anni dopo, durante un trasferimento in barca, altri detenuti politici gli mostrano brutalmente che le sue idee sono superate.

La Montagna Sacra (1973 Messico)

Film di Alexander Jodorowsky, 115 minuti , 35 mm. colore Cinescope Technicolor
  • Nove bizzarri personaggi (un giovane ladro e sei potentissimi Signori, ciascuno in rappresentanza di un pianeta del sistema solare, più un mistico e il suo assistente che fanno loro da guida) intraprendono l'ascesa alla Montagna Sacra, alla cui sommità sperano di accedere alla rivelazione del segreto dell'immortalità da parte dei Nove Saggi.

La prima Angelica (1973)

Film di Carlos Saura, Spagna, durata: 107'; con José Luis Lopez Vazquez, Lina Canaleyas, Maria Clara Fernandez de Loayza, Fernando Delgado
  • Un editore di mezza età, Luis Cano, torna a Segovia dove aveva vissuto durante la guerra civile per traslare le ossa della madre, morta vent'anni prima. Il trasporto diventa il pretesto per intraprendere un viaggio nel passato (la guerra del luglio del '36), sdoppiandosi in bambino e adulto allo stesso tempo.

La Patagonia Rebelde (1974)

Film di Hector Oliveira, Argentina, su soggetto di Osvaldo Bayer col., 107 mm.
  • La pellicola ricorda il massacro, ad opera delle forze dell'ordine, dei sindacalisti e degli abitanti di Santa Cruz (Argentina). Il film fu censurato per ben due volte e potè uscire solo nel 1984, quando fu tolto definitivamente ogni veto.

Quanto è bello lu murire acciso (1976)

Film di Ennio Lorenzini, Italia, con Stefano Saua Flores, nella parte di Carlo Pisacane, Giulio Brogi, Alessandro Haber col., 85 mm.
  • E' la storia di Carlo Pisacane che progetta la spedizione di Sapri (1857), tentando con pochi compagni e qualche centinaio di ergastolani liberati a Ponza di sollevare le plebi calabre. È l'esaltazione dello spontaneismo libertario in opposizione al rivoluzionarismo scientifico dei marxisti.

La Cecilia (1976)

Film di Jean-Louis Comolli, Francia/Italia, con Massimo Foschi, Vittorio Mezzogiorno, Maria Carta, col., 113 mm.

O Megalexandros (1980)

Film di Theo Angelopulos, Grecia/Italia, con Omero Antonutti, col., 210 mm.

Reds (1981)

Film di Warren Beatty, USA, con Warren Beatty, Diane Keaton, Jack Nicholson, Gene Hackman e Maureen Slapeton, Oscar come migliore attrice non protagonista nella parte del l'anarchica Emma Goldman, fotografia di Vittorio Storaro, col., 200 mm.
  • È la storia di John Reed (1887-1920), giornalista americano socialista che, dopo una tempestosa relazione amorosa con Louise Bryant, parte con lei per Pietroburgo dove sta per scoppiare la rivoluzione.

Tierra y libertad (1996)

Film di Ken Loach, Inghilterra, col., 1 h 45, il titolo è ispirato al motto Tierra y Libertad! che accompagnava nel 1910 la bandiera nera dell'anarchia issata dai guerriglieri di Emiliano Zapata.
  • È un film ambientato durante la guerra civile spagnola e segue le vicende di una piccola formazione partigiana e la storia d'amore che lega il protagonista, ad una resistente spagnola. Il giovane volontario inglese di Liverpool, David Carr, iscritto al partito comunista inglese, decide di recarsi in Spagna per combattere contro il franchismo. Presto arruolato nelle Brigate Internazionali del fronte di Aragona vive in prima persona gli orrori della guerra insieme ad altri giovani rivoluzionari a loro volta divisi da diverse ideologie.

Libertarias (1996)

Film di Vicente Aranda 202 minuti in lingua spagnola
  • Film ambientato durante la guerra civile spagnola in lingua spagnola, segue le vicende di una suora che diventa militante anarchica-

Ormai è fatta (1998)

Film di Enzo Monteleone 100 minuti ca. con Stefano Accorsi, Giovanni Esposito, Emilio Solfrizzi, Fabrizia Sacchi, Antonio Catania
  • È la storia dell'anarchico Horst Fantazzini, ex rapinatore gentiluomo, che il 23 luglio del 1973 tenta di evadere dalla prigione di Fossano dove è detenuto per aver messo a segno un numero incredibile di rapine con una pistola giocattolo. L'anarchico, Horst rivendicava le rapine facendo sua una frase di Brecht: "È più criminale fondare una banca che rapinarla".

Tre giorni d'anarchia (2004)

Film di Vito Zagarrio, 96 minuti con: Gaetano Aronica, Renato Carpentieri, David Coco, Enrico Lo Verso, Rosa Pianeta, Nino Frassica, Roberto Purvis
  • Lo spazio è quello di un innominato paesino della Sicilia dell'anno 1943, da cui i fascisti fuggono al comparire all'orizzonte delle navi americane. Il tempo è una parentesi, tre giorni appena, ma di amore e di anarchia. Poi tutto torna all'ordinario, costretto e compromissorio, con gli americani che arrivano ed irrompono prepotenti e indifferenti scompigliando le file composte che seguono due feretri, che stracciano i manifesti di carta che le varie parti in causa (naturalmente ci sono già i comunisti da una parte e i popolari dall'altra) avevano allegramente appeso in giro, che gettano le bandiere (rosse o bianche che siano) per issare le loro stelle e strisce.

V per vendetta (2005)

  • Il film è tratto dalla graphic novel V for Vendetta, scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd. La storia è ambientata in una Gran Bretagna futuristica e distopica, in cui un regime ha preso il potere in seguito alla confusione derivata da degli attentati terroristici. Il conflitto politico è concluso, i campi di concentramento hanno esaurito la loro funzione e il popolo è assuefatto al regime instauratosi. La turbativa al sistema è rappresentata dalle azioni di V, un anarchico che si nasconde dietro la maschera di Guy Fawkes, dotato di inimmaginabili capacità e risorse, che inizia una campagna elaborata, violenta e teatrale, volta a sovvertire il regime.

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