Oggi in Europa, in tempi di crisi, l'attualità della pratica antifascista è imposta dall'emergere di compagini come Alba Dorata in Grecia, Jobbit in Ungheria, Casa Pound e Forza Nuova in Italia. Sebbene rappresentino ancora una componente minoritaria e, almeno nel nostro paese, abbastanza marginale, appare però evidente che queste forze godono di ampi finanziamenti, di agibilità e tutele, dentro e fuori dalle istituzioni. A riprova di tutto ciò basti pensare che Casa Pound, un'organizzazione fascista di cui alcuni membri si sono resi responsabili di omicidi efferati, come lo scorso anno a Firenze, concorre tranquillamente alle prossime elezioni, con il benestare delle forze dell'ordine nello svolgere la propria attività propagandistica. Tutto ciò non ci stupisce dal momento che l'estrema destra italiana, in diversi momenti storici, è stata utilizzata dai governi in funzione repressiva contro i movimenti di lotta e inoltre oggi cerca di inserirsi sul terreno delle lotte sociali, quali casa, scuola e lavoro da una prospettiva nazionalista e xenofoba, sempre perfettamente funzionale agli equilibri del capitale.
Oggi, come 10 anni fa, appare evidente l'urgenza della pratica antifascista in tutti i territori e gli ambiti sociali che ognun* di noi vive. Immaginare percorsi di trasformazione nei nostri quartieri, nelle scuole e nelle università, passa necessariamente per un'opposizione attiva alla becera retorica ribellista propagandata da fascisti vecchi e nuovi.
Praticare attivamente l'antifascismo oggi significa costruire e portare avanti percorsi di autorganizzazione nel solco della lotta anticapitalista, ma significa anche opporsi alla repressione che si abbatte su chiunque intraprenda strade di resistenza.
Ricordare i fatti del marzo milanese di dieci anni fa ci aiuta a ricordare come i fascisti e lo stato agiscano di concerto: i fascisti accoltellano, lo stato li tutela.
La storia di Dax è anche una storia di repressione poliziesca, ad oggi infatti sono stati assolti i carabinieri e i poliziotti che quella sera pestarono indiscriminatamente i compagni fuori dall'ospedale e invece due compagni di Dax sono stati condannati ad un anno e otto mesi, pena poi commutata in uno strozzinaggio economico legalizzato di 130.000 euro.
Dunque repressione, massacri, menzogne e condanne che vediamo ripetersi davanti ad ogni lotta sociale o ad ogni moto di piazza degli ultimi anni. Sono queste infatti le uniche ricette che lo stato mette in campo contro chi lotta contro il neoliberismo, e l'utilizzo indiscriminato del reato di devastazione e saccheggio è solo la punta dell'iceberg. A questa mutazione ed asprezza del monopolio della violenza statale dobbiamo essere capaci di rispondere.
Costruire le lotte sociali e continuare a resistere, senza paura come Dax, sono le uniche risposte che possiamo dare.
Per ricordare DAX e confrontarci sull'oggi invitiamo tutti e tutte ad un'iniziativa di lancio dei 3 giorni antifascisti che si terranno a Milano i prossimi 15,16 e 17 marzo (http://www.daxresiste.org). Saranno presenti compagni e compagne di Dax.
VENERDÌ 15 FEBBRAIO, ORE 18 FACOLTÀ DI FISICA
Invitiamo da Roma tutte e tutti a partecipare al corteo nazionale del 16 marzo a Milano attraverso la costruzione collettiva dei pullman. info: 3333666713Studenti e studentesse antifascist@
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